Sui banchi dopo la pensione, per inventarsi un’altra vita
«Quando si va in pensione, seguire dei corsi e approfondire nuovi argomenti significa crearsi un’altra esistenza», dice Angela Picari, 71 anni, da nove iscritta all’Università popolare di Roma. «La curiosità aumenta mano a mano che si conoscono cose nuove»
Angela Picari, 71 anni, è una delle circa 4.500 persone che l’anno scorso hanno frequentato i corsi dell’Upter, l’Università popolare di Roma, dal 1987 centro di apprendimento permanente e culturale della Capitale. Ci sentiamo al telefono dopo la sua lezione in palestra. «È importante allenare insieme, per tutta la vita, mente e corpo. Sono nove anni che frequento l’Upter, quest’anno seguirò quattro corsi».
Picari, perché ha iniziato a frequentare l’Upter?
Ho iniziato nel 2015, quando sono andata in pensione. Lavoravo come responsabile amministrativa della Federazione italiana scherma. Ero interessata alla storia dell’arte, andavo a visitare molte mostre, ma non avevo mai avuto il tempo di approfondire l’argomento. Ho iniziato ad informarmi, ho scelto di frequentare il corso sull’arte romanica. Poi ho seguito gli anni successivi dei corsi che ripercorrevano la storia dell’arte precedente a quella romanica. Ora sono arrivata a studiare l’arte della fine del ‘500 e del ‘600, che sarà il tema del corso che inizierà ad ottobre. Da gennaio seguirò il corso “Da Caravaggio all’arte europea” e “L’Islam visto da dentro”. Penso proprio di fare anche un quarto corso, sull’avvicinamento al mondo del vino. Mi piace bere in compagnia un bicchiere di vino e mi piacerebbe saperne di più.