Il progetto WALL ha come obiettivo generale quello di contrastare la povertà educativa, l’abbandono scolastico e la vulnerabilità educativa di 70 minori di età compresa tra 11/17 anni attraverso una serie di interventi innovativi e integrati presso scuole e presidi ad alta densità educativa, in modo da potenziare, integrare e valorizzare le risorse della comunità educante territoriale e incrementare le proposte pedagogiche e culturali.
Il progetto è presentato da due ETS (UPTER e OBIETTIVO NAPOLI) che hanno un’esperienza consolidata in azioni di contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica e vedrà il coinvolgimento di due scuole di Napoli (ICS PAOLO BORSELLINO e ISIS ALFONSO CASANOVA) con le quali l’ente partner OBIETTIVO NAPOLI vanta una strutturata collaborazione
Il progetto si svolgerà nell’area territoriale della IIª Municipalità del Comune di Napoli, corrispondente ai quartieri: Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino, Porto, San Giuseppe. Il Territorio è caratterizzato dalla presenza di un’altissima densità di abitanti per kmq (oltre il doppio del dato cittadino), da un livello di disagio sociale diffuso e da forti contraddizioni: presenza di aree con alti livelli di benessere socio-abitativo affiancate ad aree molto deboli, con intensi picchi di disagio socio-ambientale e con la presenza di famiglie che appartengono ai gruppi sociali più fragili, che subiscono la debolezza del mercato del lavoro e vivono in condizioni abitative precarie. Tali caratteristiche generali risultano particolarmente gravose per le comunità di stranieri, che coabitano sul territorio con diversi livelli di integrazione e in condizioni socio-abitative e lavorative spesso discutibili. Nel quartiere bersaglio conosciuto come “case nuove” inoltre, che si sviluppa tra la stazione ferroviaria e il porto, la popolazione esprime la stessa transitorietà dei luoghi di passaggio e la conseguente incapacità di un pieno radicamento nel tessuto sociale. In questo specifico contesto, i minori vengono naturalmente defraudati di opportunità socio-educative e culturali importanti, le alternative che vengono loro offerte sono fortemente condizionate dalla presenza di diffuse situazioni di rischio, accresciute dal temporaneo o prolungato indebolimento delle risorse della famiglia (momenti di difficoltà anche estremamente critici e complessi) o all’evidente incapacità delle stesse di sostenere adeguatamente il compito educativo e il sostegno evolutivo a cui sono chiamate. In tali situazioni, la scuola suo malgrado, perde la capacità di essere spazio di crescita e di cura per diventare luogo di moltiplicazione del disagio e di discriminazione. Supportarla con azioni extra curriculari che possano arricchire la proposta formativa significa amplificarne le potenzialità accrescendo, nel contempo, il valore e la significatività della Rete Territoriale.
Espandere il concetto di scuola significa offrire, in particolare a quegli alunni che meno si adeguano ai tradizionali programmi d’insegnamento, l’opportunità di uno spazio di riconoscimento, in cui ritrovare e alimentare la propria curiosità, la propria capacità di immaginare e di immaginarsi, la possibilità di scoprire e nutrire le proprie possibilità.
La collaborazione con soggetti esterni alla scuola, avrà la capacità di rafforzare il suo essere “un ponte verso”, una “stazione” presso la quale raccogliere e sviluppare capacità da investire nella vita sociale e lavorativa. Le forme di cooperazione che verranno a realizzarsi, alimenteranno la responsabilità e la forza della Rete Territoriale a cui si farà riferimento, consentendo ai minori di espandere il proprio senso di efficacia e la propria capacità di collocarsi con profitto oltre lo spazio scolastico, favorendo i processi di empowerment e di improvement. La possibilità di interfacciarsi con professionisti ed esperti di settore permetterà di sottolineare, con assoluta concretezza, il valore dello studio, dell’impegno e della responsabilità, favorendo la considerazione di una realizzazione personale e professionale meglio progettata.
ATTIVITÀ 1.1
Le Arti Bianche: Pizzeria, Panificazione, Pasticceria (c/o Laboratorio “Pizzeria dell’Impossibile” gestito dall’Associazione Obiettivo Napoli)
Il modulo formativo consentirà ai partecipanti di sperimentare, con assoluta concretezza, le difficoltà e l’impegno richiesto da mestieri su cui spesso gravano atteggiamenti di semplificazione e di approssimazione. A tal fine, gli studenti coinvolti nell’attività saranno distribuiti in piccoli gruppi per affiancare esperti pizzaioli e pasticceri nella preparazione dei pasti destinati ai senza fissa dimora, nell’accoglienza di questi ultimi e nel ripristino degli spazi a fine servizio; in tal modo, sarà altresì possibile agire sul senso di responsabilità, sui sentimenti di solidarietà e di partecipazione attiva alla vita sociale.
ATTIVITÀ 1.2
Arti Visive: il potere comunicativo e rappresentativo delle immagini (c/o ISIS Casanova e ICS Borsellino)
Considerato il valore storico e culturale della città di Napoli e della Campania, questa attività è un vero e proprio processo educativo alla bellezza: storia, storia dell’arte, archeologia e testimonianze fotografiche rappresentano la base per combattere gli analfabetismi visivi.
Queste materie umanistiche aiuteranno a comprendere il contesto culturale per sviluppare successivamente percorsi formativi di elevato livello identificativo.
L’esperienza formativa sarà arricchita dal contributo di professionisti del settore che hanno saputo emanciparsi dalla loro condizione di disagio e di disadattamento alla vita scolastica orientando la propria realizzazione personale verso lo sviluppo e il potenziamento delle proprie curiosità e dei propri interessi, trasformandoli in una vera e propria carriera professionale.
ATTIVITÀ 1.3
La lavorazione del legno: la possibilità di creare, di trasformazione e di riparare (c/o ISIS Casanova)
Il percorso laboratoriale consentirà di incontrare in bottega esperti liutai e restauratori che, raccontando le loro storie personali, permetteranno di sottolineare l’importanza di intraprendere una carriera lavorativa con passione e dedizione, apprezzandone non solo i benefici economici e le soddisfazioni professionali che ne derivano, ma anche il valore più sottile e simbolico implicito nell’azione che quotidianamente si svolge.
ATTIVITÀ 1.4
Web Radio: una rete di voci…in rete (c/o Associazione Obiettivo Napoli) Questa attività parte da una base di coinvolgimento molto diffusa tra le giovani generazioni (social network basati su immagini e video e podcast) per incentivare la propria creatività e accrescere la propria autostima come protagonisti attivi e non come ascoltatori passivi. Mediante questo percorso si indirizzerà la pervasività dei new media nella vita delle giovani generazioni coniugando il loro bisogno di esprimersi e di essere nello spazio virtuale con la possibilità di abitarlo arricchendo il proprio bagaglio personale di conoscenze tecniche e di esperienze sociali e socializzanti. Obiettivo principale sarà quello di sviluppare la capacità di narrazione, di comunicazione e di argomentazione dei partecipanti, di stimolare lo sviluppo del pensiero critico e divergente, di accrescere il senso di appartenenza al territorio, di partecipazione politica e di solidarietà sociale, di creare occasioni per sperimentare, con concretezza e consapevolezza, momenti di cittadinanza attiva.
Grazie al supporto di guide esperte e delle attrezzature necessarie, i minori coinvolti avranno l’opportunità di acquisire conoscenze tecniche specifiche, che si aggiungeranno allo sviluppo delle capacità di ideazione, progettazione, programmazione e gestione dell’azione considerata. Ulteriore finalità sarà quella di creare collaborazioni con altre realtà del territorio: gli alunni coinvolti saranno accompagnati a incontrare rappresentanti di enti, associazioni, comunità, ma anche le altre fasce della popolazione locale, coetanei di altre classi e di altre scuole, per arricchire i contenuti delle loro pubblicazioni, accrescendo, in tal modo, la qualità del loro rapporto col territorio, la possibilità d’integrazione con le minoranze in esso presenti, l’opportunità di un diverso radicamento. La rete di collaborazione che si verrà a strutturare consentirà di implementare le capacità di cooperative learning, di self- empowerment e di self- improvement.
Sperimentazione di metodologie didattiche alternative, centrate sulla pratica laboratoriale ma capaci di integrarsi ai tradizionali programmi istituzionali arricchendoli e, soprattutto, favorendo la partecipazione degli alunni che meno si adeguano a questi ultimi e che, per tale motivo, aderiscono a modelli comportamentali che impediscono loro il superamento delle difficoltà e l’accrescimento delle possibilità,
oltre che condizionare il sano sviluppo delle competenze sociali. La possibilità di sperimentare un nuovo approccio allo studio permetterà agli alunni di trovare il proprio spazio di espressione e di realizzazione, accrescendo curiosità e pensiero logico deduttivo, favorendo il radicamento di strategie di problem solving. La metodologia che si intenderà promuovere sarà basata sul cooperative learning, sottolineando il piacere della condivisione e della cooperazione, permettendo di agire, nel contempo, sia sulle dinamiche di gruppo che sugli aspetti individuali che possono condizionare il pieno sviluppo delle potenzialità personali. L’enfasi posta sulla dimensione laboratoriale darà la possibilità di sperimentare praticamente le nozioni apprese nel corso della didattica curricolare, sottolineando l’importanza dello studio e della conoscenza per il conseguimento dei risultati.
Sinergie In Campo: l’orto sinergico per imparare il valore della diversità (c/o ISIS Casanova e ICS Borsellino)
Il modulo promuoverà la realizzazione di campi sinergici, ovvero spazi di coltura che avranno lo scopo di acquisire conoscenze tecniche specifiche nell’ambito della semina e della coltivazione, nonché di sperimentare, con assoluta concretezza, gli apprendimenti derivanti dallo studio di materie come scienze, matematica, geometria. I destinatari dell’azione saranno coinvolti attivamente in tutte le fasi di realizzazione: dall’individuazione degli spazi, alla definizione della tipologia di orto (in cassetta, in serra, interrato), alla realizzazione e all’allestimento degli spazi, alla semina, alla coltura. Preparare campi da coltivare rimanderà all’importanza di coltivare il proprio spazio mentale, insegnerà l’importanza della cura e dell’attesa: coltivare un orto significa imparare che per raggiungere un obiettivo bisogna seminare nel giusto tempo, annaffiare nella giusta quantità, aspettare la giusta maturazione. La preferenza per la coltura sinergica permetterà, inoltre, di sottolineare l’importanza della cooperazione e il vantaggio che può nascere dall’integrazione. Visite didattiche presso associazioni che basano su tali attività la loro economia consentirà, inoltre, di dare un valore anche economico a un’esperienza che intenderà perseguire obiettivi formativi che sconfinano la didattica per collocarsi negli spazi di vita dove coltivare “campi di possibilità”.
La prospettiva dell’Intelligenza Artificiale
Con la diffusione di chat GPT e di altre piattaforme collaterali che integrano le normali conoscenze si inviteranno i partecipanti alla costituzione di gruppi di analisi e discussione per giungere a risultati accettabili e veritieri.
Il laboratorio creerà consapevolezza sulla efficacia dell’AI per non subirne
passivamente il risultato (che a volte può essere fuorviante ed errato).
Il laboratorio contribuirà a individuare nuove modalità di apprendimento che rinforzeranno il pensiero critico dei partecipanti.
Sarà l’occasione di verifica tra le prassi consolidate nell’ambito della didattica e
le nuove forme che a mano a mano stanno subentrando.
The Wall: la linea di confine tra significato e significante (c/o ISIS Casanova e ICS Borsellino)
Si offrirà ai partecipanti uno spazio di espressione che permetterà loro di dare voce ai propri pensieri in un’ottica costruttivistica e creativa. Segnare e disegnare i luoghi della propria crescita cognitiva significherà definire spazi da riconoscere e in cui potersi riconoscere; renderà visibile il proprio sé in formazione, definirà nel gesto grafico e nel linguaggio simbolico il proprio pensiero. Oltre a competenze tecniche specifiche implicite, in tale attività, grazie all’espressione artistica del murales, sarà possibile accrescere la capacità di comunicazione, favorire lo sviluppo del pensiero critico, esercitare la capacità di progettazione e di realizzazione.
Lavorare alla ridefinizione di uno spazio comune significherà declinare il proprio pensiero e la propria azione in una prospettiva di integrazione che terrà conto dell’altro e dello spazio che deve, allo stesso modo, essergli riconosciuto e garantito. In tale ottica, il murales diventerà spazio di definizione di un pensiero politico e sociale, che prenderà forma non solo nei suoi significati ma anche nei suoi significanti.
Finalità ulteriore sarà il potenziamento delle materie curriculari ad esso affini (disegno tecnico, arte, italiano, storia) e alle quali si potrà, in tal modo, offrire la possibilità di essere rilette e considerate alla luce di un nuovo piano di concretezza.
La centralità che verrà riconosciuta alla partecipazione attiva degli alunni coinvolti nelle diverse fasi di lavoro rafforzerà i processi di coinvolgimento, la capacità di riflessione, di immaginazione e di argomentazione, permetterà di intervenire sulle dinamiche relazionali e sulla qualità dei processi di cooperazione.
Movi-Menti (c/o Associazione Obiettivo Napoli)
L’esperienza laboratoriale sarà sviluppata seguendo due linee d’azione, entrambe finalizzate ad accrescere il benessere psico-fisico dei destinatari: la pratica dello Yoga.
Lo Yoga, in particolare, ha la capacità di agire su tutti gli aspetti della persona, da quello fisico a quello mentale fino a quello emozionale, donando elasticità, armonia, equilibrio, benessere. Inserire la pratica dello Yoga all’interno dei processi formativi significherà accompagnare la crescita individuale e sociale delle giovani generazioni, preparandole a porsi nella vita con maggiore serenità e consapevolezza, offrendo una diversa opportunità di interiorizzazione ed elaborazione dei vissuti fisici ed emotivi; parallelamente si favorirà l’individuazione dell’altro, di cui si scoprono somiglianze e differenze. Grazie a tale disciplina sarà possibile intervenire su:
Mentoring e tutoring: il dovere di esserci per il potere di essere (c/o ISIS Casanova e ICS Borsellino)
L’attività sarà suddivisa in due fasi/modalità operative, che si integreranno nel corso dello sviluppo dell’azione stessa per poter offrire un più ampio supporto educativo e formativo ai destinatari.
Mentoring: mediante un percorso di sostegno individualizzato, ciascun destinatario dell’intervento sarà accompagnato all’individuazione delle motivazioni che soggiacciono alla propria difficoltà di apprendimento e di adattamento alla vita scolastica. Tale processo avrà lo scopo di porre in risalto le potenzialità che restano latenti e le abilità che, invece, chiedono di essere consolidate e accresciute, in una prospettiva educativa trasformativa, che guarda alla persona nella sua globalità e che sia di supporto non alla didattica ma allo sviluppo di abilità e talenti, al rafforzamento dell’area cognitiva, psico- motoria e socio-affettiva più in generale. Lavorare sulle motivazioni personali permetterà di arricchire la percezione di sé, di elevare i livelli di fiducia nelle proprie capacità, di innescare strategie di prevenzione del rischio di abbandono scolastico che consentano di sviluppare e rafforzare le soft-skill e di radicare una diversa percezione di sé.
Tutoring: si interverrà nell’ottica del recupero e del consolidamento delle conoscenze e delle competenze didattiche individuali, al fine di ridurre le carenze conoscitive che giustificherebbero la rinuncia a una formazione scolastica. Parallelamente a tale intervento, i destinatari saranno accompagnati nell’individuazione delle attitudini personali che renderebbero la scelta del percorso di studi secondario più coerente con le proprie caratteristiche personali e che sarebbe, pertanto, concretamente capace di innescare i giusti processi motivazionali. Grazie all’ausilio di specifici test delle competenze e giochi di abilità, sarà possibile accompagnare piccoli gruppi di lavoro alla scoperta delle proprie risorse personali, accrescendo, nel confronto con l’altro, i livelli di autostima e la possibilità di proiettarsi verso la vita adulta con propositività.
Per rafforzare la significatività dell’intervento in tutte le sue fasi e accrescere i livelli di partecipazione e di consapevolezza al proprio personale percorso di crescita e di cambiamento, ciascun partecipante sarà accompagnato nella scrittura di un diario sul quale annotare, con la modalità che maggiormente gli corrisponde, i punti che meglio sintetizzano gli incontri sostenuti. In tal modo,
in qualunque momento sarà possibile ripercorrere la propria storia personale che, rendendosi visibile, attiverà i processi di responsabilizzazione necessari alla stabilizzazione dei risultati raggiunti.
Qualsiasi attività o progetto che si prefigga di contrastare la povertà educativa deve necessariamente prevedere azioni di sostegno alla genitorialità, non solo per le situazioni di disagio ma anche nella normalità, consapevoli che la famiglia rimane il nucleo centrale dell’organizzazione sociale e luogo dell’educazione e della socializzazione primaria per le persone che ne fanno parte.
Il progetto tramite azioni educative tese a sostenere il nucleo, stimolerà i genitori a collaborare attivamente nella ricerca delle personali risposte alle proprie necessità, promuovendo un approccio basato sulla responsabilità, sulla consapevolezza, sulla reciprocità. È per tale motivo che le famiglie saranno coinvolte sin dalle prime fasi (partecipazione ad attività di rilevazione di bisogni e risorse) e saranno parte attiva nella costruzione e realizzazione delle iniziative. Inoltre, pur presumendo azioni focalizzate sul “singolo” (minore, genitore, coppia), gli interventi a supporto della funzione genitoriale tenderanno a coinvolgere l’intero contesto sociale entro cui essa viene esercitata in una dimensione – cioè – relazionale. Il ruolo delle scuole, anche in questa fase, risulta decisivo sia nell’individuazione e nel coinvolgimento dei giovani con Bisogni Educativi Speciali che nella realizzazione, di concerto con la partnership, di azioni volte alle buone pratiche educative, alla prevenzione di comportamenti a rischio, alla costruzione di competenze genitoriali.
L’azione di coordinamento e monitoraggio sarà centrale per la buona riuscita del progetto. Verranno utilizzati strumenti propri del project management, grazie ai quali garantire una migliore gestione progettuale.
Verranno pianificate riunioni regolari della partnership e altre specifiche con le scuole, al fine di individuare eventuali problematiche, promuovere risoluzioni veloci e maggiormente efficaci, monitorare l’andamento progettuale.
L’azione di monitoraggio riguarderà tanto il controllo delle varie fasi in cui è articolato il progetto, in relazione alla realizzazione delle varie attività e al raggiungimento degli obiettivi specifici, quanto all’adesione e partecipazione alle attività socio-educative e formative, nonché al raggiungimento dei risultati previsti per ciascuna delle attività proposte.
Gli strumenti di monitoraggio saranno definiti sulla base del tipo di controllo che verrà svolto: per quanto riguarda l’andamento del progetto, in sede delle riunioni di partenariato verrà redatto un report che avrà il compito di fotografare la l’andamento del progetto in quella specifica fase progettuale, oggetto di riunione. In concomitanza con il cronoprogramma, saranno monitorati i flussi di spesa e utilizzati strumenti per la pianificazione della rendicontazione puntuale del budget progettuale.
In relazione ai percorsi laboratoriali, il monitoraggio avverrà in maniera ad hoc sulla base della tipologia delle attività proposte.
Le azioni di comunicazione, promozione e diffusione avranno due obiettivi:
Saranno realizzate le seguenti attività:
Saranno infine espletate iniziative di animazione territoriale nonché laboratori educativi itineranti, aperti al territorio, che vedranno il coinvolgimento nonché il protagonismo attivo dei beneficiari diretti del progetto.
Progetto erogato dal 17 ottobre 2024