Buonasera e grazie all’On. Vitaliano Gemelli per l’invito.
Parlo a nome dell’UNIEDA, ossia l’Unione Italiana di Educazione degli adulti che ha centoundici Università popolari e Centri Culturali aderenti in tutte e venti le Regioni, compresa finalmente anche la Valle d’Aosta. Ho ascoltato con attenzione le parole e l’impegno programmatico dell’UNLA rispetto il prossimo anno e mi trovo d’accorda sull’esigenza di rafforzare le reti associative, come abbiamo già fatto con la fondazione di Italia Educativa nel 2018.
A questo punto mi dovete consentire una riflessione ad alta voce rispetto le questioni dell’educazione permanente nel nostro Paese, ed di esser “meno cortese” rispetto alla classe politica, non solo per l’assenza (che si nota) in questo convegno ma perché nonostante il tema del Life Long Learning e dell’Educazione permanente, stia a cuore a tutti, nella pratica nessuno fa qualcosa a suo favore. La nostra constatazione è che lo si elogia a parole ma lo si ignora nei fatti.
Nonostante questo grido d’allarme, che periodicamente viene lanciato, non riusciamo a convincere nessuna componente politica ad occuparsi dell’apprendimento permanente in maniera seria e concreta. È come se ci fosse una unanime congiura del silenzio! Di fatto solo le associazioni, gli Enti come i nostri si danno da fare operando su tutto il territorio nazionale, supplendo all’assenza dello Stato e degli Enti locali.
100 anni fa la Repubblica di Weimar ha inserito nella sua Costituzione un articolo, che è stato oggetto di celebrazione in Germania quest’anno, in cui impegnava i Comuni a fare attività concrete e a sostenere l’Educazione Permanente degli Adulti. Da lì sono nate le Volkshochschulen (le Università popolari tedesche), Le quali contano allo stato attuale circa 4.000 sedi, con 6 milioni di frequentatori annuali. Poi è arrivato il Nazismo e si sa bene come è andata a finire.
C’è un’altra cosa che a mio avviso non viene attuata nel nostro Paese: è l’articolo 118 della Costituzione, il comma 4, quello della Sussidiarietà. Il Comma 4 recita:
Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà.
Avevamo grande speranza nella riforma del Terzo Settore: abbiamo costituito insieme anche con il Presidente Gemelli e fondato Italia Educativa, una rete associativa nazionale ma allo stato attuale è tutto fermo, siamo in attesa che succeda qualcosa e poter rappresentare al meglio questa parte importante della società italiana.
Alla luce di tutto ciò, convegni commemorativi come devono mantenere vivo il nostro proposito di stimolare ed organizzare sul territorio nazionale le azioni indispensabili per rendere l’apprendimento permanente una costante e non un fatto occasionale.
Grazie e buon lavoro.
FRANCESCO FLORENZANO (in occasione del Convegno dell’UNLA per il 75° anno della fondazione. Anno 2020).