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PROPOSTA – Perché candidare Roma alla designazione di Città Unesco dell’Apprendimento (Learning City).

Cos’è la rete delle Learning City Unesco?
È una rete, creata dall’Unesco, tra città che hanno sottoscritto l’impegno di fondare la propria strategia per uno sviluppo urbano sostenibile sul concetto di apprendimento permanente declinato in tutte le sue forme: istruzione formale, non formale e informale. L’acronimo è GNLC (Global Network of Learning Cities).1
Questo network, nato ufficialmente con la “Dichiarazione di Pechino del 2013 sulla costruzione delle Learning Cities”, è coordinato dall’agenzia Unesco per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita con sede ad Amburgo in Germania (UIL- Unesco Institute for Lifelong Learning).
Attualmente il network annovera circa 230 città nel mondo ed abbraccia realtà urbane di ridotte dimensioni ma anche megalopoli come Pechino e Shanghai.

Le attività della rete sono organizzate secondo sette cluster tematici:

Educazione allo sviluppo sostenibile (112 città);

Alfabetizzazione (30 città);

Imprenditorialità (30 città);

Salute e benessere (40 città);

Inclusione ed Equità (66 città);

Educazione alla cittadinanza globale (57 città);

Pianificazione, monitoraggio e valutazione dell’educazione (57 città).

Le città italiane Learning City sono 6.

  • 2016 Torino
  • 2018 Fermo
  • 2019 Palermo
  • 2020 Lucca
  • 2020 Trieste
  • 2022 Reggio Calabria

Tra i progetti si cita a titolo d’esempio il progetto per l’inserimento della “scrittura manuale corsiva” nel patrimonio mondiale dei beni immateriali tutelati dall’Unesco, iniziativa verso la quale il Coordinamento sta convergendo come “flegship project” condiviso delle Learning City italiane e aperto alla collaborazione con altre realtà istituzionali e stakeholder.

Ogni due anni le città, per vedere confermato il proprio titolo di Learning City, devono inviare all’istituto coordinatore di Amburgo un Report, basato su indicatori quantitativi e qualitativi di progresso, concernente lo stato d’avanzamento verso gli obiettivi globali fissati per le rete e verso quelli particolari fissati negli individuali piani di sviluppo a breve e a lungo termine.

Quali sono i vantaggi di candidarsi a membro della rete delle Città Unesco

dell’Apprendimento?
Innanzitutto aderire a questa rete rappresenta un prestigioso primo passo per incardinare la città in un network Unesco che offre maggiore visibilità internazionale ad ogni membro mettendo in evidenza un aspetto molto qualificante come l’impegno per l’educazione permanente. Un impegno che dal 2017 lo UIL di Amburgo ha strettamente coniugato con l’attuazione degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile fissati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite indicando come prioritari per il GNLC l’Obiettivo 4 (Garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti) e l’Obiettivo 11 (Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili). 2
In secondo luogo, significa aprire alla città nuove opportunità di scambi internazionali e di importazione/esportazione di buona pratiche in campo educativo con possibili ricadute positive anche nell’ambito del “turismo culturale” (vedi istruzione informale) e del “turismo accessibile” (vedi concetto di città inclusive). Si cita questo proposito, a titolo d’esempio, un progetto pilota della città di Fermo intitolato “Fermo

1 Linee guida per la costruzione delle Learning City. Vedi riepilogo sintetico nel dépliant allegato tradotto in italiano.
2 Learning Cities and SDGs, UIL, 2017. (Learning City e OSS, traduzione italiana a cura della SSML San Domenico di Fermo).

Road map di una eventuale candidatura di Roma.
Primo step: elaborazione di un dossier con dati a supporto della candidatura e compilazione dell’apposito formulario (in inglese). La finestra temporale per le candidature si apre ogni due anni, la prossima è prevista

  1. costituzione di un ente o comitato promotore municipale che crei una rete cittadina per l’educazione permanente coinvolgendo in modo ampio il tessuto metropolitano di scuole, università ed enti educativi del terzo settore.
  2. La candidatura viene poi inviata alla Commissione Nazionale dell’Unesco per un primo endorsement. Contestualmente l’istanza deve essere inviata anche allo UIL di Amburgo.

Secondo step: valutazione della candidatura da parte di una Commissione di selezione presso lo UIL di Amburgo, cioè l’agenzia Unesco preposta al coordinamento della rete.
L’intera procedura si completa normalmente in un periodo di circa 6 mesi dalla presentazione (salvo richiesta di documenti integrativi).

A conclusione del processo lo UIL di Amburgo invia al Sindaco della città un “Certificate of Membership”.

Sinergia con altre designazioni Unesco e programmi delle Nazioni Unite.
Dal 1980 il Centro storico di Roma è tutelato dall’Unesco come patrimonio dell’umanità. Inoltre, dal 2013 l’Istituto Luce è un bene documentario iscritto nello speciale repertorio Unesco denominato “Memoria del Mondo”. Per quanto concerne i beni immateriali, Roma appartiene già dal 2016 al network delle “Città Creative Unesco” con il titolo di “Città Creativa per il Cinema”. Si segnala infine che le Nazioni Unite hanno proclamato la decade 2020/2030 “Decennio per l’invecchiamento in buona salute” che istituisce una correlazione tra invecchiamento, istruzione e salute e promuove forme di cooperazione internazionale e buone prassi a cui sarà data adeguata visibilità.

Sarebbe quindi auspicabile la creazione di un organismo deputato a curare in modo integrato la promozione di questi riconoscimenti ed a sostenere le ulteriori candidature ad analoghi riconoscimenti internazionali.

Sviluppi futuri
L’ammissione nella rete delle Città Unesco dell’Apprendimento, auspicabilmente entro il 2024, consentirebbe alla città di candidarsi subito dopo per l’Unesco Award, una sorta di Oscar delle L.C. assegnato alle città che si sono particolarmente distinte sul piano dei progressi e dell’innovazione nell’educazione permanente.

Ma la terza candidatura, per la quale sono eleggibili solo le città aderenti alla rete, è certamente quella di maggiore interesse. Vale a dire la candidatura a città ospite della conferenza mondiale delle Learning City che vede partecipare sindaci e rappresentanti da tutto il mondo. La prossima scadenza è nel 2025.

Prof. Francesco Florenzano, Presidente di UPTER Presidente di UNIEDA

Prof. Carlo Nofri, Presidente dell’Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Linguistica e Culturale (OSSMED Ets). Portavoce del Coordinamento Nazionale delle Città Unesco dell’Apprendimento

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